La produzione di pomodoro è uno dei settori agricoli italiani più sensibili ed esposti ai problemi di sfruttamento dei lavoratori da parte della criminalità organizzata, perché particolarmente redditizio e tenuto in piedi, in prevalenza, da immigrati senza permesso di soggiorno e persone vulnerabili che, per far fronte a situazioni di disagio ed emarginazione, sono più propense ad accettare condizioni di lavoro e di vita davvero estenuanti e spesso al limite della dignità umana.

    Il progetto Tomato Revolution di Altromercato intende dare una svolta concreta in questo ambito economico così importante per l’economia del nostro Paese, donando nuovo valore alle persone e ai loro diritti fondamentali, attraverso salari più equi e contratti regolari agli uomini e soprattutto alle donne lavoratrici che si occupano della raccolta dei pomodori, facendoli uscire dall’isolamento e da situazioni di abuso sempre più degradanti e difficili da sopportare.

    Cos’è Tomato Revolution?

    L’obiettivo principale di Tomato Revolution è creare una nuova filiera del pomodoro alternativa a quella tradizionale, dalla raccolta alla commercializzazione, che sia etica e trasparente in ogni sua fase e processo, ma soprattutto che non sia contaminata dal caporalato, dalle mafie o da organizzazioni criminali, che sfruttano i lavoratori e i territori, portando degrado e miseria a fronte di un profitto sempre maggiore.

    Altromercato si sta impegnando quotidianamente a sviluppare e promuovere numerose aziende agricole e piccoli produttori in ogni parte d’Italia che lavorano, in prevalenza, in zone particolarmente esposte al rischio di spopolamento e sfruttamento, intessendo nuovi accordi con cooperative e imprese partner del settore, disponibili a creare una filiera del pomodoro legale, equa e giusta sotto tutti i punti di vista.

    Dalla collaborazione con realtà agricole locali e cooperative etiche, il progetto Tomato Revolution si propone di portare sul mercato prodotti a base di pomodoro italiano, come passate e sughi, realizzati in completa armonia con l’ambiente e le persone, offrendo condizioni economiche migliori e tutelando le risorse naturali dall’eccessivo impoverimento.

    Il rivoluzionario cambiamento di rotta del progetto Tomato Revolution inizia nel campo, modificando il rapporto tra i lavoratori e i datori di lavoro, ma coinvolge anche tutti gli altri protagonisti della filiera, compresi i consumatori, che possono concretamente scegliere di fare qualcosa di tangibile e significativo per sostenere la realizzazione di una catena di produzione e distribuzione priva di qualsiasi tipo di sfruttamento e interesse criminale.

    Perché scegliere i prodotti Tomato Revolution?

    La filiera del pomodoro è davvero fondamentale per l’economia italiana, ma purtroppo è un mercato spesso caratterizzato da pratiche poco trasparenti e diritti negati.

    L’Italia è infatti il primo esportatore di polpe e pelati a livello mondiale con il 77% del mercato ed è il secondo produttore al mondo dopo gli Stati Uniti con un fatturato che ogni anno supera i 3 miliardi di euro. Dall’altra parte, degli oltre 430.000 lavoratori agricoli irregolari che operano sul territorio nazionale, ben 100.000 sono vittime di sfruttamento con una stragrande maggioranza di stranieri, spesso senza documenti e permessi di soggiorno regolari.

    L’idea di creare relazioni economiche corrette e contribuire a costruire una filiera del pomodoro biologica e più equa attraverso il progetto Tomato Revolution ha permesso di instaurare rapporti diretti, trasparenti e di fiducia con i produttori con la volontà di garantire un giusto riconoscimento economico e preservare la salute delle persone e dell’ambiente in modo sostenibile.

    Le varietà di pomodoro Siccagno, Tondo Roma e Ciliegino vengono coltivate in aree incontaminate e cercando di ridurre al minimo l’irrigazione per evitare gli sprechi d’acqua, ma soprattutto preservando la fertilità del terreno con lavorazioni che abbiano cura della biodiversità e dei cicli naturali. I pomodori vengono raccolti rigorosamente a mano e solo quando il frutto raggiunge la piena maturazione, in modo da garantire un prodotto di alta qualità e dal gusto eccellente.

    Le tre cooperative, Prima Bio e Pietra di Scarto in Puglia e la Cooperativa Rinascita in Sicilia, sono il cuore del progetto Tomato Revolution e raggruppano oltre 60 piccoli produttori in aree ad alto rischio di sfruttamento, rendendo possibile un nuovo modo di coltivare, produrre e commercializzare il pomodoro privo da qualsiasi infiltrazione criminale e dallo sfruttamento.

    Nell’ottica della nuova campagna “Consumi o scegli?” di Altromercato, scegliere i prodotti Tomato Revolution significa effettuare un acquisto consapevole e responsabile, sia nei confronti del Pianeta sia delle persone, offrendo la possibilità di vivere un modo più dignitoso, di avere un’istruzione e garantire un futuro migliore ai propri figli.

    Ogni sugo e passata Tomato Revolution non è solamente un condimento, ma un modo concreto per sostenere un progetto veramente unico e che può fare la differenza per costruire un mondo più equo, sostenibile e rispettoso dell’ambiente e dei diritti delle persone.

    I prodotti Tomato Revolution nel nostro shop

    All’interno dello shop Punto Equo è possibile acquistare la Passata di Pomodoro dal gusto intenso e vivace, e la Passata di Ciliegino, dal sapore fresco e delicato. Entrambe le passate sono prodotte dalla cooperativa Prima Bio di Rignano Garganico in provincia di Foggia, che si trova poco distante dal Ghetto di Rignano, uno dei luoghi simbolo dello sfruttamento causato dalla coltivazione del pomodoro in Italia.

    I prodotti Punto Equo rispettano pienamente i principi dell’agricoltura sostenibile, sono certificati e seguono i più rigorosi standard internazionali che ne garantiscono la massima naturalità, la presenza di ingredienti biologici certificati e l’esclusione di test sugli animali. I nostri metodi di produzione sono sempre a basso impatto ambientale e con una particolare attenzione alla biodiversità.