
- Alimentazione
-
by NoiSalute
Sapete qual è la bevanda più consumata al mondo?
Dopo l’acqua e prima del caffè, si posiziona nella classifica mondiale il tè, ottenuto dall’infusione delle foglie della pianta Camellia sinensis, appartenente alla famiglia delle Theaceae.
Il nome scientifico della pianta deriva dal contributo del celebre botanico Georg Joseph Kamel, detto Camellus, e sinensis che in latino significa “cinese”.
La Camellia sinensis sin dai tempi antichi veniva coltivata in India, Cina e Giappone e in tempi recenti anche in Indonesia, in Africa Orientale e in America Meridionale. Attualmente le piantagioni sono presenti in tutto il mondo, soprattutto nelle zone in cui prevale un clima tropicale o subtropicale.
Inoltre, allo stato selvatico possono crescere oltre i due metri, ma generalmente le piante vengono mantenute alle dimensioni di un cespuglio per facilitarne la coltivazione. Le foglie delle piante da tè sono ovato-acuminate dai margini dentati di un colore verde chiaro e lucente.
Lavorazione del tè verde
Sono vari i tipi di tè esistenti che si classificano in base al loro procedimento di lavorazione: tè bianco, tè nero, tè verde, tè oolong, tè giallo.
Per quanto riguarda il tè verde, ricavato dalle foglie fresche, la sua lavorazione si articola in tre fasi:
- Fissazione, consiste nel rallentamento del processo di ossidazione attraverso il quale le foglie vengono sottoposte a calore in forni di aria calda, al vapore o in padella;
- Rullatura, cioè manipolazione manuale o meccanica che comporta la rottura delle cellule vegetali;
- Essiccazione, fase comune a tutte le tipologie di tè che prevede la disidratazione delle foglie.
Di queste tre fasi, la fissazione è quella chiave perché influisce sul colore del tè, in quanto blocca l’ossidazione, tipica del tè nero. Non sono previste quindi né la fermentazione né l’ossidazione nel processo che conduce all’ottenimento del prodotto finito.
Tipi di tè verde
In base alla fissazione e all’essiccazione, possiamo distinguere 4 tipi di tè verde:
- Fissato al vapore;
- Fissato in padella;
- Fissato al forno;
- Fissato al sole.
Esiste anche il tè verde semi fissato al forno e semi fissato in padella.
Proprietà del tè verde
Conoscete le proprietà di questa bevanda largamente diffusa? Scopriamole insieme.
Le foglie del tè verde, quando vengono immerse nell’acqua a temperature alte, trasferiscono in essa le loro sostanze nutritive che giocano un ruolo fondamentale per la nostra salute.
I principali nutrienti sono i polifenoli e i flavonoidi. Per quanto concerne i polifenoli, ovvero sostanze che hanno una funzione antiossidante, il tè verde è ricco di catechine, tra cui:
- L’epicatechina (EC);
- L’epigallocatechina (EGC);
- L’epicatechina – 3 – gallato (ECG);
- L’epigallocatechina – 3 – gallato (EGCG).
Proprio l’ultimo dei quattro polifenoli è il principale responsabile delle proprietà del tè verde, nel quale è presente in quantità maggiori in relazione alle altre tipologie di tè. Infatti quello verde contiene l’epigallocatechina – 3 – gallato 10 volte in più rispetto al tè nero e 2 volte in più in confronto al tè oolong.
Anche i flavonoidi sono composti antiossidanti ad effetto nutritivo e fisiologico. L’azione antiossidante impedisce le reazioni chimiche ossidative delle nostre molecole, evitando mutazioni che causano insorgenza di varie patologie.
Benedici del tè verde
Dalle suddette proprietà nutritive derivano dei benefici per l’organismo umano, tra questi si possono ricordare:
- Riduzione del rischio cardiovascolare.
Le catechine proteggono efficacemente l’endotelio vascolare, evitando lesioni di quest’ultimo e difendendo l’uomo da aterosclerosi, trombosi, ipertensione, ictus e infarto del miocardio. - Riduzione del colesterolo.
Grazie ai nutrienti del tè verde si verifica una riduzione del colesterolo e viene impedita l’ossidazione del colesterolo cattivo, conosciuto con la sigla LDL. - Protezione della cute.
Alcuni studi hanno riportato che l’azione svolta dalle catechine protegge la cute dall’invecchiamento e dai tumori della pelle causati dai raggi UV e da alcuni composti chimici. - Diminuzione del peso corporeo.
Il tè verde stimolando gli adipociti, ovvero le cellule che si occupano dell’accumulo dei grassi, implica una riduzione della massa grassa del nostro organismo. - Prevenzione malattie neurodegenerative.
Sono stati dimostrati fra gli effetti del tè verde quelli preventivi – non curativi – di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson. - Protezione dal cancro della prostata.
Si riscontra scientificamente una minor rilevanza di tumore prostatico nei paesi in cui la popolazione maschile consuma maggiormente tè verde. - Rimedio contro l’alitosi.
Questa bevanda comprende anche un’azione antibatterica naturale soprattutto per la bocca e per i denti. Infatti, le sostanze del tè verde contrastano la presenza del batterio Streptococcus mutans nel cavo orale. Alcune prove scientifiche attestano la possibilità di riduzione dell’alitosi da parte delle proprietà del tè. - Riduzione rischio cancro all’utero.
Il dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Women’s Health Research del Meharry Medical College ha condotto uno studio che ha dimostrato il contributo delle sostanze contenute nel tè per l’inibizione del proliferare di cellule tumorali nel fibroma uterino. - Energizzante naturale.
L’assunzione di tè verde dà una carica energizzante e stimolante, aiutando a combattere la stanchezza.
Quando sarebbe meglio non bere il tè verde
Pur essendo una bevanda naturale, il tè verde può provocare effetti indesiderati in alcune persone, soprattutto perché è ricca di caffeina. È bene tenere presente che un consumo fino a 3 tazze al giorno non comporta effetti nocivi o dannosi per la salute. L’abuso di tè però potrebbe comportare nervosismo, agitazione, vertigini, tachicardia insonnia e bruciori di stomaco.
Bere tè verde come abbiamo visto porta molti benefici, ma sarebbe meglio evitare il suo consumo in caso di terapia antitumorale a base di bortezomib, perché l’EGCG si lega alle molecole del farmaco in questione impedendo loro di legarsi a loro volta alle cellule tumorali.
Inoltre, i tannini presenti nel tè verde potrebbero ostacolare l’assorbimento del ferro, per cui sarebbe corretto evitarne l’assunzione nel caso in cui si assumano integratori a base di ferro.