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by NoiSalute
Nella vita di tutti i giorni non sono rari gli infortuni che possono avvenire a carico delle gambe, in particolar modo a livello delle ginocchia: infatti, secondo delle recenti statistiche, oltre il 70% dei traumi subiti da queste ultime sono lesioni che ne coinvolgono l’area più delicata, ossia quella del menisco. Il menisco è un vero e proprio ammortizzatore del nostro ginocchio, che separata efficacemente il femore e la tibia dallo sfregarsi l’uno contro l’altra, ed è proprio per questa motivazione che la sua compromissione può destare non solo dolore fisico, ma anche una certa preoccupazione. In questo articolo andremo ad approfondire che cosa fare in caso di infiammazione, lesione o rottura del menisco.
Riconoscere l’entità della lesione al menisco
I traumi a carico del menisco possono avvenire in ambito sportivo, ma anche quotidiano: un movimento azzardato o dei brutti colpi possono provocare dolore e fastidi a carico delle ginocchia. Non sempre, però, è semplice riconoscere l’entità del trauma subito al menisco, poiché potrebbe non esserci un segnale diretto che possa farci comprendere subito la qualità del danno. Generalmente, il dolore al menisco si sviluppa con graduali livelli, accompagnato nella maggior parte dei casi da gonfiore e dolore articolare. Soprattutto se i dolori non cessano o diminuiscono dopo 48 ore dal trauma, sarà opportuno effettuare una visita specialistica da parte del medico curante in modo da prendere immediata visione del danno che si è subito, curandolo nella maniera più opportuna. Il paziente, però, potrà valutare alcuni parametri autonomamente per poter non solo limitare il dolore del trauma, ma anche per riconoscerlo e agire di conseguenza, distinguendo efficacemente l’infiammazione, la lesione e la rottura.
L’infiammazione del menisco
Laddove si sospetti che si abbia una semplice infiammazione al menisco, sarà opportuno mettersi in assoluto riposo al fine di evitare che si possa peggiorare il trauma. Direttamente sulla parte interessata, dovrete applicare una buona quantità di ghiaccio: ciò farà in modo che il decorso dell’infiammazione possa rallentare e provocare meno dolore. Anche l’uso dei farmaci antinfiammatori può essere un valido alleato, specialmente se molto intenso.
La lesione del menisco
Se si sospetta d’aver subito una vera e propria lesione a carico del menisco, bisognerà rivolgersi a un medico specialista per poter valutare accuratamente il tipo di lesione attraverso l’utilizzo di una risonanza magnetica: ciò potrà permettere di individuare il trattamento migliore da attivare e un eventuale intervento a livello chirurgico. Poiché il dolore può non rendere chiara la diagnosi della lesione, è consigliabile evitare di effettuare degli accertamenti a livello diagnostico prima di una decina di giorni dal trauma avvenuto. Gli antinfiammatori sono sempre degli ottimi palliativi al dolore, in attesa di un trattamento più mirato post diagnosi che, generalmente, coinvolge l’uso della fisioterapia, con l’utilizzo di esercizi di allungamento e l’estensione passiva dell’arto.
La rottura del menisco
La rottura del menisco è sicuramente lo scenario più grave dei traumi di questa tipologia: di solito avviene soprattutto alle persone sportive che praticano movimenti rapidi e poco ordinari, come ad esempio durante una partita di calcio oppure una sciata. La rottura del menisco può avvenire in diversi punti, coinvolgendo singole parti del menisco stesso, e possono variare da lesioni orizzontali a quelle chiamate “complesse”. La risoluzione della rottura del menisco avviene generalmente mediante intervento chirurgico, con un’unica soluzione chiamata “sutura chirurgica”: quest’ultima, viene effettuata direttamente sul tessuto lesionato, e a seconda dei casi si andrà a valutare se rimuovere determinate parti del tessuto oppure no. Dopo l’operazione, sarà opportuno da parte del paziente seguire un iter preciso di riabilitazione, fondamentale per poter aumentare l’efficacia dell’intervento chirurgico e per evitare fastidi fisici futuri.
Il protocollo P.R.I.C.E. per il trattamento autonomo del trauma al menisco
Qualsiasi sia la tipologia di trauma subito a carico del menisco, è opportuno che ognuno applichi il protocollo di auto-trattamento per poter ridurre i disturbi legati alla reazione infiammatori meniscale, conosciuto con il termine P.R.I.C.E., acronimo delle buone norme da seguire. Infatti, P. rappresenta la protezione (Protection) al fine di evitare che si possano sviluppare ulteriori danni che potrebbero peggiorare l’infiammazione. R. rappresenta il riposo (Rest), infatti a scopo preventivo si dovrà stare in assoluto riposo per almeno 48 ore dal trauma. I. rappresenta il ghiaccio (Ice), poiché sarà opportuno utilizzare il ghiaccio proprio per limitare il dolore dovuto all’edema. C. rappresenta invece la compressione (Compression), fasciandosi il ginocchio, applicando il ghiaccio, per almeno un quarto d’ora ogni 30 minuti per poter restringere efficacemente i vasi sanguinei, diminuendo così l’afflusso del sangue e il propagarsi dell’infiammazione stessa. Infine, la E. rappresenta l’elevazione (Elevation), e bisognerà tenere sollevata la gamba interessata dal trauma al fine di evitare nuovamente che il sangue affluisca troppo in quell’area.
Per concludere, i traumi a livello del menisco possono essere di varia natura ed entità, ma in caso ci siano dei dubbi o preoccupazioni è sempre opportuno contattare quanto prima il proprio medico curante al fine di ottenere una pronta diagnosi e avviare immediatamente il trattamento più idoneo a seconda della lesione subita.