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by NoiSalute
Che cos’è la psoriasi
In Italia circa 2 milioni di persone, quindi il 3% dell’intera popolazione, soffrono di psoriasi. Ma cosa vuol dire e che cos’è?
Psoriasi è un termine che deriva dal greco ψωρίασις (psoriasis) e significa “condizione di prurito”. La psoriasi è infatti una malattia infiammatoria cronica della pelle che rientra dunque nel grande gruppo delle dermatiti, parola che designa genericamente le infiammazioni riguardanti l’epidermide.
Questa patologia non è riconducibile ad un’unica causa scatenante, infatti deriva dall’influenza reciproca di alcuni fattori. Principalmente hanno un ruolo cruciale lo stress e la genetica.
Categorie ed età colpite da psoriasi
Non c’è distinzione di incidenza nei due sessi, sia uomini sia donne soffrono di questa malattia cutanea in egual misura.
Per quanto riguarda, invece, l’età in cui compare è raro che la psoriasi si presenti alla nascita o nei bambini. Essa può insorgere però in qualsiasi periodo della vita, generalmente si manifesta per la prima volta tra i 20 e i 30 anni. Si riscontra anche un secondo livello di incidenza nella fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni.
Sintomi della psoriasi
Questa malattia infiammatoria non contagiosa appare sul corpo del soggetto sotto forma di lesioni in rilievo, o papule, e placche rosse dai confini definiti. Queste sono ricoperte da squame di colore bianco.
Le lesioni cutanee provocate dalla psoriasi possono essere prive di sintomi o possono provocare pruriti occasionali e temporanei.
Ma dove sono localizzate queste macchie? Si trovano maggiormente sulle ginocchia, sulle mani, sui piedi, sui gomiti, sul cuoio capelluto, sulla schiena, sulla zona intorno all’osso sacro e sulla zona periombelicale.
Quindi i sintomi più frequenti di questa tipologia di dermatite sono:
- Lesioni o papule;
- Prurito;
- Arrossamenti cutanei o eritemi;
- Presenza di squame;
- Ispessimento dell’epidermide;
- Bruciore.
Questa anomalia della crescita della pelle e la relativa sintomatologia possono scomparire completamente o attenuarsi. La psoriasi è solita comunque a diminuire in estate per poi diventare più acuta nella stagione invernale.
Tipi di psoriasi
Esistono più forme di psoriasi:
- Psoriasi a placche o volgare
È la tipologia più comune, rappresenta l’80% dei casi. Tipicamente colpisce il cuoio capelluto, il tronco, i gomiti e le ginocchia. Possono essere coinvolti anche i palmi delle mani e dei piedi, laddove si presentano chiazze poco circoscritte e pelle spessa.
o Psoriasi guttata o eruttiva
Riguarda solo il 10% dei casi e compare sotto forma di piccole gocce – dal latino “gutta” – rosse o rosa che tendono a desquamarsi. - Psoriasi inversa o delle pieghe
Si tratta di una forma che si manifesta in concomitanza alla psoriasi a placche, ma può comparire anche come caso isolato. Come si deduce dalla sua denominazione si sviluppa sulle pieghe del corpo, quali pieghe sottomammarie, inguine, piega fra i glutei e zona genitale. In queste parti compaiono delle papule molto segnate che, a causa della condizione essudativa in cui si trovano, tendono a macerare. - Psoriasi del cuoio capelluto
Spesso la psoriasi del cuoio capelluto viene confusa con la dermatite seborroica o con la forfora. In realtà, spuntano delle macchie sul cuoio capelluto, le quali col tempo diventano spesse e si scrostano.
Altri tipi di psoriasi, ma meno frequenti, corrispondono alla psoriasi pustolosa – comparsa di pustole gialle piene di pus che provocano prurito, solitamente accompagnata da febbre e disidratazione – e alla psoriasi eritrodermica, per cui circa l’80% della pelle è coinvolta da questa malattia. Quest’ultima tipologia può comparire in seguito a terapie a base di cortisone.
Una variante grave è l’artrite psoriasica, che coinvolge le articolazione delle mani e dei piedi in modo particolare, ma anche le grandi articolazioni. Dolore, rigidità e macchie eritematose sono i sintomi più rilevanti.
Cause della psoriasi
Quali sono le cause scatenanti? Non è possibile definire con certezza le cause di questa malattia cutanea, in quanto essa può essere definita come una patologia multifattoriale e la sua comparsa deriva dall’interazione di alcuni elementi. In particolar modo la comparsa di psoriasi in un soggetto è riconducibile a due fattori di estrema importanza: la predisposizione genetica e un intenso stress sia psichico che fisico. Quindi se un genitore ha la psoriasi, è molto probabile – ma non completamente certo – che suo figlio ne sia affetto. La genetica da sola non è sufficiente, è necessario per lo sviluppo della patologia in questione che sia abbinata a episodi di stress psico-fisici molto significativi, tra questi rientrano interventi chirurgici di un certo spessore, traumi importanti, malattie o abusi di fumo e alcol che debilitano l’organismo, cambiamenti ormonali e anche una scorretta alimentazione abitudinaria.
Trattamento della psoriasi
La psoriasi è diagnosticabile tramite una visita effettuata da un dermatologo che si concentra sull’analisi delle lesioni cutanee. A questa può essere associata la ricerca del segno di Auspitz – chiamato anche segno della rugiada sanguigna – che consiste nell’eliminazione dello strato superiore della pelle e nell’asportazione della placca psoriasica per far comparire delle emorragie puntiformi.
In seguito alla visita dermatologica, il medico valuta il trattamento da somministrare al paziente in base ai sintomi riportati e in base alla forma di psoriasi che si è sviluppata.
Nel caso delle forme più lievi, esse vengono trattate abitualmente con creme dalle proprietà emollienti e antinfiammatorie. Possono essere consigliati la fototerapia e il laser ad eccimeri, una cura rapida e indolore che aiuta a eliminare le lesioni della pelle in poche sedute.
Le forme più avanzate e gravi prevedono la somministrazione di farmaci e trattamenti specifici ad uso sistemico, che agiscono dall’interno diffondendosi in tutto l’organismo per combattere e debellare l’infiammazione in corso. Negli ultimi anni sono stati introdotti nuovi farmaci, definiti “farmaci intelligenti” o biologici.
Spetta sempre al medico indirizzare il soggetto con psoriasi verso la cura adatta in base alle sue esigenze.
È fondamentale combinare alle cure mediche uno stile di vita sano, privo di stress, dedicandosi ad attività fisica per scongiurare tensioni e scegliendo una corretta alimentazione per garantire al proprio corpo di vivere in una condizione di equilibrio.