Fiori di malva

    La malva, scientificamente conosciuta come Malva sylvestris, è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Malvaceae ed è ampiamente diffusa in tutte le zone in cui vi è un clima temperato. Può crescere spontaneamente nei campi o può essere coltivata nei vasi o in giardino.

    Come si presenta la Malva

    Questa pianta erbacea è costituita da foglie palmate di varie dimensioni e da fiori inodori, formati da una corolla a cinque petali striati che sono di colore rosa, lilla e viola. Sono presenti anche dei frutti che nascono dopo la fioritura, in primavera e in estate, e che inizialmente sono verdi, ma con la maturazione diventano marroni.

    Composizione

    Le foglie della malva, originaria dell’Europa e dell’Asia, contengono alcuni elementi chimici importanti:

    • Tannini;
    • Flavonoidi;
    • Mucillagini.

    Nei fiori, invece, sono presenti:

    • Antociani;
    • Flavonoidi;
    • Mucillagini.

    Proprietà della Malva

    Questa pianta spontanea, già largamente conosciuta e usata dagli antichi Greci, è famosa principalmente per la sua proprietà emolliente, come possiamo dedurre dal suo nome che in latino richiama l’aggettivo “molle”. Sono molteplici però le proprietà curative associate alla malva, analizziamole insieme:

    • Emolliente
      Le mucillagini che risiedono nelle foglie e nei fiori conferiscono idratazione e morbidezza alla pelle. Il suo uso è ottimo anche in caso di punture di insetti o di scottature perché, donando un senso di freschezza, limita il prurito o il bruciore.
    • Antiossidante
      Esistono molti prodotti a base di malva. In particolare, alcune creme sono efficaci ed utili per proteggere la nostra cute dall’invecchiamento e per mantenerla elastica.
    • Antinfiammatoria
      Gli unguenti contenenti estratti delle foglie o dei fiori della malva sono indicati per la cura di infiammazioni circoscritte o arrossamenti di vario genere. Più nello specifico, questi prodotti possono essere utilizzati per medicare orticaria, acne, eczemi, psoriasi e scottature.
    • Gastroprotettiva
      I componenti presenti nella malva aiutano a sedare la gastrite, i bruciori di stomaco e ad alleviare il reflusso gastroesofageo, coprendo le pareti dell’apparato gastrointestinale con uno strato sottile come una pellicola.
    • Lassativa
      Fin dall’antichità, l’infuso o il decotto di questa pianta erbacea si è rivelato indicato per la cura di stipsi, grazie alla sua proprietà lassativa, ma anche per risolvere le irritazioni intestinali o la colite.
    • Sedativa
      Gli infusi di malva sono consigliati ed utili in caso di laringite, faringite, bronchite, tosse specialmente grassa e anche in caso di raffreddore. La malva, oltre ad essere valida per curare le infiammazioni delle vie respiratorie, favorisce l’espulsione del muco. Inoltre, aiuta a risolvere problemi di afonia e di raucedine.
    • Disinfettante
      La Malva sylvestris disinfetta efficacemente le mucose.
    • Depurante
      Questa erba officinale svolge un ruolo importante per la regolarità intestinale
    • Lenitiva
      La sua capacità lenitiva rende perfetta la malva per medicare le infiammazioni che colpiscono la bocca e gli occhi, come gengiviti, afte, congiuntiviti e orzaiolo.

    Infuso alla Malva

    La malva può essere adoperata internamente ed esternamente sotto forma di infuso, che può essere bevuto o applicato localmente.
    Come si prepara una tisana alla malva? Innanzitutto, una tazza di questa tisana specifica funge da digestivo naturale, se assunta dopo i pasti, e da bevanda calmante, infatti aiuta a rilassarsi e a dormire meglio.
    La preparazione dell’infuso dipende dalla destinazione del medesimo:

    • Uso interno: è sufficiente aggiungere foglie e fiori freschi o essiccati in acqua fredda, lasciar riposare per una notte affinché avvenga l’estrazione delle mucillagini. In seguito alla filtrazione del composto, si può riscaldare la tisana e consumarla più volte durante la giornata in caso di stitichezza, irritazioni dell’apparato gastrointestinale, tosse e infiammazioni dell’apparato respiratorio.
    • Uso esterno: si può preparare un infuso con fiori e foglie di malva per effettuare gargarismi, risciacqui, ma anche per lavande vaginali esterne. In caso di arrossamenti, irritazioni e pruriti, si possono eseguire degli impacchi di malva, applicando l’infuso con del cotone nelle zone interessate.

    Integratori alla Malva

    La malva, inoltre, in ambito erboristico viene impiegata per la realizzazione di integratori alimentari, che garantiscono il corretto funzionamento dell’apparato gastrointestinale.

    Malva in cucina

    Ogni singola parte della malva è commestibile: in cucina, le foglie – che hanno un gusto neutro – possono essere usate per minestre o zuppe; i fiori e i frutti non maturi sono adoperati crudi per ornare insalate o altri piatti freddi; sbucciando i fusti della pianta, si ottengono i midolli che possono essere mangiati crudi o cotti. Inoltre, i fiori e le foglie sono dei gustosi condimenti per i risotti o per il ripieno di frittelle, ravioli e torte salate.

    Controindicazioni della Malva

    Non si riscontrano rilevanti controindicazioni per quanto concerne l’assunzione di questa pianta officinale. È opportuno non abusarne e non superare le tre tazze giornaliere consigliate. La malva è un rimedio naturale sicuro e atossico, in quanto tale può essere usata anche in gravidanza e durante l’allattamento.
    Le bevande e i prodotti che la contengono sono sconsigliati in presenza di allergie e ipersensibilità verso alcuni componenti della pianta.
    È bene ricordare che il ricorso prolungato di malva potrebbe compromettere l’assimilazione di alcuni farmaci assunti contemporaneamente, a causa del numero elevato di mucillagini contenuti.
    È sempre necessario, dunque, consultare il proprio medico curante per scongiurare possibili problemi.