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by NoiSalute
Cosa sono le malattie esentematiche ?
Le malattie esantematiche sono quelle patologie contraddistinte da certi sintomi specifici, chiamati gli esantemi. Essi sono eruzioni cutanee che compaiono nel corso di malattie infettive, stati allergici o stati tossici.
Gli elementi diagnostici che permettono di rilevare questi disturbi cutanei sono svariati, come: la lesione cutanea presentata dal paziente, le sue dimensioni e distribuzioni, la sua evoluzione nel tempo e il suo periodo di invasione (ovvero il lasso di tempo che vi è stato tra l’inizio della febbre e l’inizio dell’esantema).
Esistono innumerevoli malattie esantematiche, ma tra quelle più comuni e di maggiore interesse troviamo:
- Varicella
- Scarlattina
- Morbillo
- Rosolia
- Febbre Bottonosa
- Quinta Malattia
- Sesta Malattia
Le malattie esantematiche colpiscono prevalentemente i bambini di piccola età, ma gli adulti non ne sono del tutto esclusi. Non di rado infatti anche quest’ultimi ne vengono colpiti, per lo più da patologie virali, ad eccezione della Scarlattina.
Malattie esentematiche nei bambini
Fino a non troppo tempo fa si dava per scontato che i bambini dovessero contrarre le varie malattie esantematiche per costituire poi, dopo essere guariti ed essere entrati in contatto con altri soggetti malati negli anni successivi, una quasi totale immunità di gregge nelle diverse generazioni. Infatti non esistevano gli svariati vaccini, o comunque erano poco comuni, e purtroppo le varie complicazioni duranti le malattie non erano rare e capitava sovente che il bambino arrivasse alla morte.
Fu proprio la quasi totalmente immune generazione adulta che ha creato la comune ideologia che le malattie esantematiche negli adulti siano casi davvero eccezionali.
I vaccini
Ora la possibilità che un bambino muoia per una di queste malattie è considerato impensabile, infatti negli ultimi anni sono diventate sempre più comuni le vaccinazioni contro le malattie esantematiche. Grazie all’esistenza del Servizio Sanitario gratuito per tutti e al continuo miglioramento dell’igiene e della sanità, alcune di queste infezioni sono diventate ormai una rarità e c’è molta disinformazione generale sull’argomento.
Varicella (Herpes Virus)
La varicella è una malattia dell’infanzia, ma non è raro che contagi pure gli adulti. Dopo un’incubazione di circa 14 giorni la malattia esordisce con febbre bassa e malessere generale, seguiti poi da un’eruzione di macule rosee, presto sormontate da vescicole a forma di “goccia”. Il giorno seguente il liquido si intorbida e la vescicola si essicca creando una specie di crosta.
L’eruzione si estende agli arti, ai genitali e al viso, non comparendo solitamente sui palmi delle manie sulle piante dei piedi.
La guarigione completa si ha circa in 12 giorni.
Scarlattina
La scarlattina è una malattia infettiva di origine batterica, responsabile del caratteristico esantema di colore scarlatto, da cui il nome “scarlattina”. Altri sintomi soliti sono mal di gola, febbre, tachicardia e dolori addominali.
Il mezzo grazie a cui si trasmette è la saliva, oppure tramite oggetti contaminati precedentemente, e colpisce prevalentemente i giovani.
Morbillo
Il morbillo è una malattia infettiva acuta altamente contagiosa, causata dal virus Paramyxovirus. I sintomi più comuni sono : il tipico esantema maculo papulare diffuso, mucosa orale, febbre e infiammazioni catarrali delle congiuntive. Secondo le stime dell’OMS ci sono mediamente 45 milioni di casi l’anno, con 1 milione di morti annuali.
Rosolia
La rosolia è una malattia infettiva acuta. Esistono due tipologie di Rosolia:
Rosolia acquisita
causata da un virus a Rna di tipo Togavirus e si presenta in modo poco invasivo sul soggetto contagiato
Rosolia congenita
contratta durante la gravidanza, può causare la morte del feto oppure la comparsa di malformazioni importanti.
Ha una contagiosità più bassa rispetto alle altre malattie esantematiche, in quanto per contrare la Rosalia serve un contratto ravvicinato e prolungato.
Febbre bottonosa
La Febbre Bottonosa è anche chiamata Febbre Bottonosa del Mediterraneo, in quanto è diffusa soprattutto lungo le coste dell’omonimo mare. I sintomi più comuni sono la febbre molto alta e la presenza di un esantema eritemato-maculoso diffuso in più parti del corpo, anche sui palmi e sulle piante dei piedi.
Il contagio tra animali ed esseri umani avviene attraverso il morso di una particolare specie di acari.
Quinta malattia
La quinta malattia ha questo nome in quanto è considerata, appunto, la quinta malattia che si presenta in età infantile, dopo il morbillo, la scarlattina, la rosolia e il morbo di Dukes.
Consiste in un’ infezione causata dal Parvovirus B 19 ed è caratterizzata da un esantema che parte dal viso, diffondendosi poi in tutto il corpo, spesso pruriginoso. Sulle gote presenta l’aspetto di “guance schiaffeggiate”.
I sintomi più comuni sono: malessere generale, febbre bassa, mal di gola e dolori muscolari (nei casi peggiori anche dolori articolari o una vera e propria artrite).
Colpisce solitamente in inverno e in primavera e si trasmette con un’alta contagiosità, attraverso via aerea o via sangue infetto. Dopo averla contratta comporta un’immunità abbastanza duratura.
Per prevenire e cercare di evitare di contrarre questa infezione, il primo consiglio è quello di lavarsi spesso le mani.
Sesta malattia
La sesta malattia, che prende anche il nome di roseola infantum, è una malattia esantematica infettiva dell’infanzia caratterizzata dalla comparsa di chiazze e papule rosse sulla pelle.
La categoria più a rischio di contrarre questa infezione sono i bambini nella fascia d’età tra i 6 e i 24 mesi.
L’agente di questa patologia è l’herpes virus umano 6 e si presenta con questi sintomi più caratteristici: febbre alta (tra 38°C e 40°C) dalla durata di circa 3 giorni, stanchezza, raffreddore e facile irritabilità, anche se quest’ultimo aspetto nei bambini non è così comune.
E’ estremamente raro contrarre questa malattia in età adulta, in quanto quasi tutta l’hanno avuta durante l’infanzia o ne sono immuni.
I rischi in gravidanza delle malattie esentematiche
Alcune malattie esantematiche, se contratte da una donna incinta durante i mesi di gravidanza, possono comportare gravi conseguenze al feto e alla sua futura salute.
Tra le più comuni infezioni in gravidanza troviamo la ROSOLIA, la SCARLATTINA e la VARICELLA.
La Rosolia può comportare conseguenze molto pericolose se viene contratta da una donna incinta, in quanto può causare la morte del feto o danni molto gravi sempre a quest’ultimo, come sordità, cecità e risotto sviluppo.
Se si contrae la Varicella durante la gravidanza la probabilità che la si trasmetta al feto è molto alta e circa il 30% dei neonati gravemente affetti da questa malattia muoiono nei primi mesi di vita. Può causare anche vari rischi fetali, come: anomalie agli occhi, difetti neurologici, ritardo psicomotorio, lesioni cutanee, microcefalia, difetti scheletrici e atrofia muscolare.
La Scarlattina, se contratta in gravidanza, non comporta alcune malformazioni al feto, ma se arriva ad infettare anche la vagina può causare un parto prematuro o un’infezione neonatale, che può diventare nel tempo molto grave.
Un’altra malattia esantematica che può comportare un rischio importante durante una gravidanza è la SESTA MALATTIA, che può portare alla morte del feto o a delle sue malformazioni, ma fortunatamente è molto raro che si contragga questa malattia in età adulta e quindi in dolce attesa.