Gli errori medici sono purtroppo molto frequenti nel nostro Paese e hanno numeri preoccupanti. Ecco tutte le statistiche sulla malasanità in Italia.

    La malasanità è una problematica molto delicata che affligge il nostro Paese. Si parla di errori medici in molti casi differenti: errata o ritardata diagnosi, mancanza di diligenza, prudenza o perizia nell’intervento, dimissioni del paziente precoci, carente assistenza post-operatoria. In generale, tutte le situazioni che portano ad una lesione, nel fisico o nella psiche, che potevano essere evitate sono considerate errori medici.
    In questi casi, è possibile richiedere e ottenere un risarcimento per errori medici affidandosi a studi legali e associazioni come Periplo Familiare, che da oltre 25 anni si occupa di supportare le vittime di malasanità e le loro famiglie. Ma qual è la situazione in Italia? Quanto sono frequenti gli errori medici? Scopriamolo nell’infografica realizzata da Periplo Familiare.

    Quanto sono frequenti gli errori medici?

    I numeri della malasanità in Italia sono decisamente preoccupanti. Si contano circa 300.000 cause pendenti contro medici e strutture sanitarie pubbliche e private, e ogni anno si hanno circa 35.000 richieste di risarcimento danni.
    Questo, oltre a rappresentare un problema sanitario e un pericolo per la salute dei pazienti, ha dei costi per lo Stato italiano: il costo medio per sinistro è di circa 96.000 euro (cifra in crescita). Nel settore privato la cifra scende leggermente: si parla di 77.000 euro per le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e di 68.000 euro per le case di cura. Si calcola che il costo complessivo della malasanità in Italia sia di circa 22,5 milioni di euro, circa il 15% della spesa sanitaria annuale totale.

    Gli errori medici regione per regione

    Purtroppo nessuna regione è immune anche se ci sono grandi differenze tra le diverse zone d’Italia. Per esempio, nel Sud e nelle Isole si registra il 44,5% delle denunce per errore sanitario, percentuale che scende a 32,2% nel Nord Italia fino a raggiungere il 23,2% nel Centro Italia, che si dimostra in questo modo l’area più virtuosa.

    Gli errori medici possono condurre a lesioni, invalidità o, nei casi peggiori, alla morte del paziente: in questi casi si parla di decessi evitabili, ovvero persone che si sarebbero potute salvare con cure appropriate. Anche questo dato presenta grosse differenze tra regioni: se la Provincia Autonoma di Trento ha il più basso tasso di mortalità evitabile con 50,81 decessi ogni 100mila abitanti, la regione Campania vanta invece il record negativo con ben 89,83 decessi evitabili ogni 100.000 abitanti. La media italiana è di 69,93.

    Le ragioni di questi numeri sono da ricercarsi in svariati fattori: per esempio, l’Italia ha una media di 3,2 posti letto ogni 1000 abitanti (in Europa la media sale a 5 posti letto) e di soli 5,8 infermieri ogni 1000 abitanti (in Europa sono 8,5). E le cose potrebbero addirittura peggiorare nei prossimi anni se consideriamo che oltre il 50% dei medici italiani ha più di 55 anni (la percentuale più alta d’Europa) e che quindi un buon numero di questi andrà in pensione nei prossimi 10 anni.
    Per avere maggiori dettagli sulla malasanità in Italia, consulta l’infografica di Periplo Familiare.