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by NoiSalute
Ernia iatale ne avete mai sentito parlare? Sicuramente sì, considerando che è uno dei termini il cui utilizzo è più abusato in tutto il campo medico.
Si tende, infatti, a ricondurre a questa condizione patologica una serie di disturbi a livello di apparato digerente. Basta un semplice dolore alla bocca dello stomaco per far pensare a questa condizione patologica. In realtà non è sempre così anche se, come vedremo tra poco, si tratta di una condizione particolarmente diffusa.
Partiamo da una premessa: può rilevarsi una condizione transitoria che guarisce da sola. Per questo motivo non è da abbassare la guardia. La prevenzione è fondamentale visto che l’ernia iatale, quando tale, può comportare rischi gravi per la salute.
Un condizione che colpisce soprattutto i pazienti oltre i 50 anni ma che può interessare anche persone più giovani.
Dopo aver parlati di coliche addominali e diverticolite oggi ci soffermiamo sull’ernia iatale. Passiamo in rassegna sintomi, cause e consigli per guarire. Come sempre vi ricordiamo di informare il medico di fiducia se avvertite disturbi. State alla larga in maniera assoluta dalle terapie e diagnosi fai da te. Solo l’esperienza e la competenza del medico saprà indicare il percorso diagnostico e terapeutico da seguire.
Cosa è l’ernia iatale 3 Tipologie Sintomi ernia iatale: quali sono? Ernia iatale cause Ernia iatale cosa mangiare? La Diagnosi Eventuali complicanze |
Cosa è l’ernia iatale
Spesso chi ha questa patologia non sa nemmeno di soffrirne. Questo perchè i sintomi sono tipici di un comune mal di stomaco, se pur ricorrenti e pressochè costanti.
La diagnosi, quindi, avviene spesso in modo casuale. Magari con analisi fatte per altre motivazioni e finalità diagnostiche.
Per spiegare cosa è partiamo da un breve cenno di anatomia. Lo stomaco è posizionato, in condizioni normali, all’interno della zona addominale. In particolare sotto il diaframma che divide la zona toracica (sopra) da quella addominale (sotto).
Sul diaframma sono presenti una serie di fessure definiti iati. Proprio il diaframma è attraverso da un lungo “tubo” che collega cavo orale e stomaco. Si tratta dell’esofago che passa, appunto, per lo iato diaframmatico.
L’ernia iatale si verifica quando la giunzione tra le due zone si sposta verso l’alto. In particolare è lo stomaco ad essere spinto verso la parte superiore e, attraverso lo iato esofageo, all’interno della cavità toracica.
In questo modo viene meno la condizione normale per la quale lo stomaco è completamente contenuto nella zona addominale.
3 Tipologie
In campo medico è possibile identificare 3 tipologie differenti. Vediamo quali sono:
- Ernia iatale da scivolamento. La più frequente, tanto che riguarda oltre il 90{693f4616072774ea91ef247f4155f9dfe80db7f9af2c3a3cb52a551f743a6ee1} dei casi. E’ la condizione sopra descritta per la quale la giunzione tra le due zone viene spostata verso l’alto. In molti casi è una condizione reversibile, anzi può guarire senza nessuna terapia. Può originarsi, infatti, per una causa quale un forte colpo di tosse o uno sforzo intenso e improvviso. Si determinano dolori alla bocca dello stomaco che tendono a scomparire dopo qualche giorno (a seconda della condizione soggettiva). Venuta meno la causa si ripristina la situazione normale;
- Ernia paraesofagea o da rotolamento. Una condizione molto più rara. In questo caso è il fondo dello stomaco ad essere interessato da erniazione mentre la giunzione gastro-esofagea rimane nella sua posizione naturale. Si tratta di un caso molto più complicato che può richiedere l’intervento chirurgico;
- Ernia Mista. Come suggerisce il nome una commistione delle due precedenti tipologie descritte.
Sintomi ernia iatale: quali sono?
Abbiamo già anticipato ai possibili crampi alla bocca dello stomaco o alla condizione dello stomaco che pulsa. Sono da ricondurre all’ernia iatale sintomi quali:
- Fitte alla bocca dello stomaco, come vere e proprie contrazioni;
- Problemi nella deglutizione del cibo;
- Alitosi;
- Tosse secca e continua;
- Reflusso Gastro-esofageo;
- Sensazione di peso allo stomaco;
- Difficoltà di respirazione;
- Eruttazioni continue, causate dall’ingresso di aria.
In alcuni casi si verifica anche un legame tra ernia iatale e extrasistole. Una condizione che può indurre nel paziente forte stress e ansia che aggrava ulteriormente la situazione.
Ernia iatale cause
Le cause possono essere diverse, a seconda della tipologia e gravità della condizione. Tra quelle più frequenti ricordiamo le seguenti:
- Obesità. Una delle cause più frequenti, tanto che il perdere peso può aiutare in modo significativo nella guarigione e ripristinare la situazione normale;
- Gravidanza. La crescita del feto, e del pancione, determinano un movimento degli organi interni. Tra questi a risentirne è anche lo stomaco. Non è un caso che durante i nove mesi possa essere frequente il male alla bocca dello stomaco ed il reflusso gastro-esofageo.
- Sforzi fisici intensi;
- Tosse forte e prolungata;
Ernia iatale cosa mangiare?
Importante per eliminare le continue eruttazioni ed i dolori allo stomaco è seguire una corretta dieta per ernia iatale.
In particolare esistono molti rimedi naturali, che possono far bene in generale all’organismo come trovate qui, ma fondamentale è far attenzione a mantenere una dieta corretta. In particolare tra i cibi consentiti troviamo:
- Carne bianca (come pollo e tacchino);
- Cereali e derivati;
- Pane;
- Banane;
- Carote;
Si tratta di un elenco non certamente esaustivo, come sempre vi consigliamo di contattare il medico per avere dettagli.
Per l’ernia iatale i cibi da evitare sono i seguenti:
- Agrumi (come limone, pompelmo, arancia);
- Carne rossa (o particolarmente grassa);
- Pomodoro;
- Caffè;
- Menta;
- Aglio;
- Cipolla;
- Spezie ed alimenti piccanti;
- Alcolici (in particolare vino, sia rosso che bianco, e super alcolici);
- Bevande gassate.
Tra i consigli, infine, ci sono quelli di consumare piccole quantità di cibo e mangiare di frequente. Questo consentirà di non accumulare acidi nello stomaco e ridurre quella spiacevole sensazione di bruciore di stomaco.
Ulteriore consiglio è quello di non fumare (e ne gioverà la salute complessiva!) e di perdere peso.
La Diagnosi
Spesso, come anticipato, molte persone non sanno minimamente di soffrire di questa patologia. Addirittura in molti casi sono esami fatti per altre ragioni che fanno emergere il problema.
Per una diagnosi corretta ed efficace il medico potrà prescrivere la Gastroscopia. Si tratta di un esame particolarmente fastidioso e invasivo. Consiste nel far passare dal cavo orale una telecamera con una apposita sonda. Questa passa tra esofago e stomaco, fino ad arrivare addirittura al primo tratto dell’intestino. Per eseguire l’esame può essere richiesto un periodo di digiuno.
Per chi lo richiede è possibile una sedazione per il tempo necessario per l’esame diagnostico.
Eventuali complicanze
L’ernia iatale non ha, nella maggior parte dei casi, conseguenze gravi per l’organismo. Si tratta, però, di una condizione da tenere monitorata con il medico di fiducia (gastroenterologo).
Tra le complicanze possiamo ricordare le seguenti:
- Ulcera dell’esofago. Questo subisce la corrosione delle pareti interne a causa dei succhi acidi che provengono dallo stomaco. Nei casi più gravi può determinare sanguinamento. Nei casi in cui quest’ultimo è corposo si può determinare una condizione di anemia del paziente;
- Esofago di Barrett. Si tratta di una metasplasmia molto grave. Le cellule interne dell’esofago, per resistere e reagire all’azione degli acidi dello stomaco, si trasformano. Diventano, quindi, cellule di tipo intestinale che vanno a sostituirsi a quelle normali. In questi casi il rischio di sviluppare masse tumorali è molto alto.