Sanguinamento dal naso

    Il sanguinamento dal naso, chiamato dai medici “epistassi”, è un sintomo che molto spesso non è grave. L’epistassi può essere il segno rivelatore di una malattia non riconosciuta, una semplice manifestazione oppure una complicanza di una malattia nota.
    È una tipologia di emorragia comune, che coinvolge più volte l’anno circa il 10% della popolazione. Può giungere in qualunque età, infatti è frequente anche nei bambini. Di solito, si perviene con rilevanza durante i mesi più freddi, perché è in questo periodo che il clima può essere più secco e inoltre sono più consueti gli episodi di raffreddore o influenza.
    L’epistassi può essere divisa in diversi tipi, a secondo della zona del naso e del ritmo con cui si sviluppa: si dice “epistassi anteriore” quando si manifesta nella parte anteriore del setto nasale (nel cosiddetto Locus Valsalvae) ed è la più comune, facile da trattare e più divulgata fra gli adolescenti e i bambini; si parla di “epistassi posteriore” se è viceversa (nel plesso di Woodruff), questa è più abbondante e difficile da trattare, è ripetuta particolarmente negli adulti.

    Cause di epistassi

    L’epistassi può essere frequente nei bambini prima dei dieci anni. In questo caso, l’emorragia nasale è provocata da microlesioni che si spezzano e sanguinano a seguito di piccoli traumi, ad esempio soffiare o strofinare il naso.
    Infezioni delle cavità nasali o infiammazioni del naso: qualsiasi raffreddore (rinofaringite, rinite acuta) o sinusite (rinofaringite acuta) può essere la causa dell’epistassi. Ciò indica una superinfezione che richiede subito una terapia antibiotica. Le infezioni delle vie aeree superiori sono dovute all’uso di alcuni farmaci (aspirina, anticoagulanti), alla chirurgia nasale o maxillo-facciale.
    Solitamente le malattie emorragiche sono la causa di sanguinamento nasale: trombocitopenia (diminuzione delle piastrine) e trombopatie (anomalie delle piastrine), emofilia, insufficienza epatica, assunzione di farmaci anticoagulanti. La diagnosi sarà confermata da diversi test che esplorano i diversi fattori di coagulazione.
    I traumi al viso causano lesioni dei vasi nasali che sanguinano: frattura delle ossa del naso o fratture varie della massa facciale. In questo caso l’epistassi è spesso rallentata, ma può essere improvvisamente molto grave.
    I tumori del naso, benigni o maligni, possono presentarsi con epistassi. Quindi si verifica su un lato, ripetutamente, e l’ostruzione nasale è comune.
    Può essere anche una causa comune nei giovani, in cui il sanguinamento è favorito da graffi, esposizione al sole, fattori endocrini (pubertà, periodo premestruale, gravidanza) o emozioni.
    Inoltre, le patologie che possiamo collegare alla perdita di sangue dal naso sono: AIDS, Cirrosi epatica, Aterosclerosi, Disturbi della coagulazione, Ebola, Influenza, Ipertensione arteriosa, Lebbra, Pertosse, Poliposi nasale, Raffreddore, Rinite, Tifo…
    Si consiglia di consultare immediatamente il proprio medico di fiducia in circostanza di persistenza del sintomo.
    Fattori di rischio: riniti, sinusiti, traumatismi, uso di ossigeno, deviazione del setto nasale, assunzione di farmaci (acido acetilsalicilico, clopidogrel, warfarin, steroidi nasali o decongestionati nasali), patologie sistemiche che possono portare coagulopatie.

    Perdita di sangue dal naso: come fermarla

    Per arrestare la perdita di sangue dal naso, occorre innanzitutto esercitare una pressione laterale contro il setto, tamponando, ad esempio, con un fazzoletto. Invece, nel caso di fratture da trauma, bisogna ricomporre la frattura dirigendosi al Pronto Soccorso. Se l’epistassi sono assidui si può intervenire con tamponi nasali oppure coagulazioni elettriche o chimiche. Lo specialista di riferimento è l’otorinolaringoiatra.
    Nei casi di epistassi forte e incessante, è necessario ricorrere al medico. Il metodo di cura può consistere nell’utilizzo di sostanze ad azione vasocostrittiva, oppure nell’applicazione di uno stick di argento nitrato direttamente sui capillari nasali per coagulare il sangue.

    E per la prevenzione?

    Per i soggetti predisposti alla perdita di sangue dal naso, si consiglia di evitare ambienti secchi, polvere e vapori irritanti, che possono assecondare la congestione nasale e la rottura dei capillari. Quindi per la prevenzione occorre: non esporsi troppo ai raggi del sole principalmente nelle ore più calde; umidificare l’ambiente; eseguire lavaggi nasali con delle soluzioni saline; in caso di raffreddore non esagerare con i farmaci decongestionanti. Inoltre, sono disponibili delle creme a base di grassi animali che comprendono sostanze coagulanti che possono essere utili, subito dopo il sanguinamento, anche per prevenire nuovi episodi nei soggetti particolarmente ipersensibili, ad esempio per chi è allergico ai pollini.