Le Ecografie Tiroidee sono un esame piuttosto diffuso. Per prima cosa partiamo, però, dalle basi. La tiroide è un organo molto importante sia per lo sviluppo di un individuo che per alcune funzionalità nell’adulto. Anomalie tiroidee possono comportare diversi disturbi ed è necessario intervenire con piani terapeutici qualora si registrassero variazioni ecostrutturali o alterazioni di alcuni parametri.

    Nel caso in cui vi sia un sospetto legato alla tiroide sono molte le domande che ci possiamo porre. Quali sono gli esami della tiroide? Che cos’è l’eco tiroide? Quanto costa l’ecografia della tiroide?

    Per questa ragione oggi cercheremo di capire cos’è la tiroide, quali sono le sue funzioni e quando richiedere ecografie tiroidee. Come sempre consigliamo di seguire attentamente le indicazioni del vostro medico di fiducia. Soltanto un esperto, con il quadro clinico complessivo davanti, potrà indicare l’iter diagnostico da seguire.

    Indice dei Contenuti
    Cos’è la tiroide
    A cosa serve la tiroide
    Ipotiroidismo e Ipertiroidismo: i sintomi
    Cosa sono le ecografie tiroidee?
    A cosa servono le ecografie tiroidee?
    Cos’è l’ecocolordoppler tiroideo
    Ecografia tiroidea referto
    Quando richiedere ecografie tiroidee
    Come prepararsi per l’ecografia alla tiroide
    Esame tiroide costo

    Cos’è la tiroide

    La tiroide, chiamata anche ghiandola a farfalla, è la più grande ghiandola endocrina del nostro corpo. È situata alla base della porzione anteriore del collo, subito sotto la laringe e costituita due lobi.

    Questi lobi, di forma conica, sono posti a destra e sinistra di un ponte di collegamento che viene chiamato istmo. Il peso può oscillare dai 0.20 g alla nascita fino ai 20 g nello stadio adulto.

    In particolare il volume della tiroide è tra i 6-12 ml nelle donne e tra gli 8-16 ml negli uomini. Al tatto si presenta con una consistenza molle ed ha una colorazione tendente al marrone scuro.

    A cosa serve la tiroide

    La ghiandola tiroidea è un elemento essenziale per il corretto funzionamento della nostra macchina corporea. Questo perchè produce ormoni dalle importanti funzioni metaboliche.

    All’interno della tiroide sono presenti diverse cellule, come le cellule C che secernono la calcitonina e quelle follicolari che producono i tipici ormoni tiroidei.
    La calcitonina agisce sul mantenimento dei livelli del calcio nel sangue, evitando che si accumuli eccessivamente. Agisce anche a livello renale dove induce l’eliminazione di questo elettrolita attraverso i tuboli renali.

    Gli ormoni tiroidei (quelli prodotti dalle cellule follicolari) sono la tiorodotironina (T3) e la tiroxina (T4). Questi non sono essenziali per la sopravvivenza ma lo sono per il normale processo crescita e sviluppo dei bambini e dei neonati. Infatti questi, se presentano anomalie e non vengono opportunamente trattati con piani terapeutici, possono manifestare condizioni di ritardo.

    Ipotiroidismo e Ipertiroidismo: i sintomi

    Nell’adulto alterazioni degli ormoni tiroidei possono comportare variazioni del metabolismo delle proteine e dei carboidrati. Quando sono in eccesso i pazienti sono caratterizzati da ipertiroidismo con alterazioni metaboliche, nervose e cardiache.

    Una bassa concentrazione di T3 e T4 comporta a sua volta l’ipotiroismo, condizione che coinvolge gli stessi organi dell’ipertiroidismo.

    Ipotiroidismo e Ipertiroidismo sono le 2 condizioni patologiche che possono riguarda questa importante ghiandola. Scopriamo quali sono i problemi che comportano e come accorgersene.

    I sintomi dell’ipotiroidismo comprendono:

    • nell’adulto si ha un rallentamento dei riflessi nervosi e un generale senso di affaticamento. Disturbi più importanti si verificano nello stadio infantile con il cretinismo, ovvero con un ritardo mentale piuttosto grave;
    • a livello cardiovascolare si assiste alla bradicardia, un rallentamento della frequenza cardiaca;
    • aumentata sensazione di freddo, in quanto una minore secrezione degli ormoni tiroidi modifica il processo di termogenesi (produzione di calore);
    • riduzione della sintesi di proteine. Comporta fragilità di unghie, capelli e secchezza della pelle. Nei bambini le conseguenze sono più gravi, in quanto viene ritardato l’accrescimento osseo ed hanno, infatti, una statura inferiore rispetto al normale.

    Al contrario i sintomi dell’ipertiroidismo sono:

    • una maggiore eccitabilità a livello neuronale con la presenza di insonnia, disturbi psicologici ed irritabilità;
    • aumentata frequenza cardiaca;
    • intolleranza verso le alte temperature per alterazione sul meccanismo metabolico;
    • debolezza muscolare causata da una maggiore induzione del catabolismo proteico (rottura delle proteine in frammenti più piccoli).

    Cosa sono le ecografie tiroidee?

    Le ecografie tiroidee sono esami diagnostici che permettono di identificare eventuali anomalie legate alla struttura e al volume della tiroide, ghiandole salivari e i linfonodi cervicali. Inoltre, grazie all’ecografia al collo, è possibile individuare eventuali noduli presenti nella matrice tiroidea.

    L’esame è:

    • sicuro e fornisce risultati attendibili;
    • non invasivo e questo non comporta alcun dolore per il paziente;
    • non essendo basato sull’utilizzo dei raggi X, non comporta alcun rischio;
    • ripetibile.

    L’ecografia tiroidea utilizza delle sonde che inviano segnali ad ultrasuoni che colpiscono la ghiandola interessata. Quando questa riemette i rispettivi segnali il computer che è collegato alla sonda ecografica sarà in grado di convertire gli ultrasuoni in immagini visibili ad occhio nudo sullo schermo.

    A cosa servono le ecografie tiroidee?

    Attraverso l’ecografia alla tiroide il medico potrà mettere a fuoco una serie di parametri utili per valutare lo stato della ghiandola endocrina.

    • dimensioni della tiroide. Sono importanti per valutare anche la concentrazione degli ormoni. Per esempio, quando la tiroide è più grande del normale, si presenta sotto forma di gozzo, in questo caso vi è una elevata produzione di T3 e T4;
    • omogeneità o disomogeneità della tiroide (nel caso in cui l’ecografia riveli un’ecostruttura disomogenea vi possono essere distrie fibrose ed aree anaecogene alternate tra loro);
    • stato infiammatorio della tiroide;
    • Ipotiroidismo;
    • Ipertiroidismo;
    • presenza di eventuali noduli.

    Molto spesso si parla di ecografia tiroidea e paratiroidea quando l’esame viene esteso anche alle ghiandole paratiroidee.
    Questo può mettere in luce:

    • eventuali alterazioni alle ghiandole salivari;
    • modifiche anatomiche e funzionali delle paratiroidi.

    Cos’è l’ecocolordoppler tiroideo

    Per un esame della tiroide più approfondito si coniuga l’ecografia con ecocolordoppler. In questo caso viene valutata anche la vascolarizzazione della ghiandola ed eventuali noduli. Tale aspetto è molto importante. Infatti il livello di vascolarizzazione fornisce informazioni sulla benignità o malignità delle lesioni a carico della tiroide.

    Per esempio, nell’ipotiroidismo il sangue fluisce più lentamente nei vasi al contrario dell’ipertiroidismo.

    Ecografia tiroidea referto

    Grazie ai dati ottenuti attraverso l’esame completo della tiroide il medico sarà in grado di fornire un referto in cui saranno presenti eventuali alterazioni legate all’organo.

    Infatti, l’ecografia, l’ecocolordoppler e gli esami di laboratorio permetteranno di individuare:

    • tiroide disomogenea;
    • gozzo;
    • noduli;
    • linfonodi ingrossati;
    • ipertiroidismo o ipotiroidismo.

    L’esame della tiroide può anche essere effettuato per valutare l’efficacia di un piano terapeutico nel corso del tempo. Generalmente, una volta che è stata fatta la diagnosi, può essere ripetuto ogni sei mesi ma anche ogni tre anni.

    Quando richiedere ecografie tiroidee

    Le ecografie alla tiroide costituiscono le prime indagini che si devono eseguire per valutare lo stato e la funzionalità dell’organo. Generalmente vengono richieste nei seguenti casi.

    • la tiroide aumenta in dimensioni;
    • difficoltà nella respirazione e senso di soffocamento (soprattutto quando si è distesi)
    • problemi nella deglutizione;
    • abbassamenti continui del tono di voce;
    • presenza di anticorpi anti-tiroide (probabile malattia autoimmune legata alla ghiandola endocrina);
    • gli esami clinici riportano concentrazioni alterate degli ormoni T3 e T4.

    Qualora si vogliano indagare anche le paratiroidi occorre richiedere l’ecografia tiroide e paratiroide.

    Come prepararsi per l’ecografia alla tiroide

    L’ecografia tiroidea, rispetto agli ad altri esami, non richiede alcuna preparazione ed è molto semplice da eseguire.

    Il paziente si deve distendere su un lettino e il collo viene cosparso da un particolare gel che permette il passaggio degli ultrasuoni negli strati profondi del derma.
    Successivamente il medico poggia la sonda sulla zona interessata. Visualizza, così, le immagini sullo schermo.

    L’accuratezza dell’esame dipende da diversi fattori.

    • qualità della sonda e degli strumenti utilizzati;
    • esperienza del medico. Un occhio più esperto consentirà di individuare con più facilità eventuali anomalie legate alla tiroide.

    Generalmente, l’esame viene completato in poco tempo, nell’arco di dieci minuti.

    Esame tiroide costo

    L’esame della tiroide ha un costo relativamente basso. Se viene eseguito con un ticket il prezzo si aggira attorno a 30 euro. Purtroppo, come spesso accade, le attese possono essere molto lunghe.

    Nel caso in cui l’ecografia della tiroide fosse particolarmente urgente si può ricorrere alle visite private. Il costo, in questo caso, si aggira su 50-60 euro.
    Un buon compromesso è la visita intramoenia che permette di ottenere un esame ecografico più velocemente rispetto a quello richiesto con ticket ma a un costo inferiore alle prestazioni private.

    Generalmente, questa viene effettuata nelle strutture ospedaliere specializzate al di fuori dell’orario lavorativo.