La diverticolite è un’infiammazione intestinale che interessa precisamente i diverticoli. È una patologia dolorosa che comporta un notevole disagio per chi ne soffre. Esistono, però, numerosi rimedi per prevenire e curare questo disturbo in maniera efficace.

    Non appena si accusano i sintomi dei diverticoli è bene consultare prontamente il proprio medico curante in modo da contrastare immediatamente lo sviluppo dell’infiammazione. Per tutti coloro che hanno sofferto o che soffrano di problemi legati all’intestino, è consigliata una maggiore attenzione alla dieta per diverticolite.

    Un’alimentazione bilanciata ed equilibrata può mitigare ogni fastidio legato al sistema digerente favorendo il mantenimento del benessere fisico. Un valido aiuto può essere dato in questa circostanza da un nutrizionista in collaborazione con il medico gastroenterologo.

    Scopriamo cause, sintomi e rimedi.

    Indice dei Contenuti
    Diverticolite: cos’è?
    Chi colpisce?
    Le cause principali
    Diverticolite sintomi
    Diverticolite dieta
    Cambiare le proprie abitudini
    Rimedi per la diverticolite
    La chirurgia utile nei casi più gravi

    Diverticolite: cos’è?

    La diverticolite è una patologia piuttosto diffusa nel mondo occidentale, soprattutto in determinate fasce d’età. Si tratta di una delle infiammazioni intestinali che colpiscono il diverticolo.

    Ma cosa sono i diverticoli? Sono delle piccole estroflessioni a forma di bolla che possono gonfiarsi sfruttando la debolezza localizzata della mucosa che riveste il colon. E il colon dove si trova? Nella parte terminale del sistema digerente dell’essere umano e, assieme al retto e al cieco, costituisce l’intestino crasso.

    Spesso riguarda specificamente i diverticoli del sigma, ossia la porzione del colon precedente il retto. Questa è caratterizzata dalla forma a “S” da cui prende appunto il nome. L’infiammazione che colpisce questo tratto può avere diverse cause. È necessario analizzarle caso per caso poiché non esiste una causa univoca.

    Gli intestini infiammati causano dolore e disagio alla persona. Nei casi più gravi, come la diverticolite acuta, possono verificarsi addirittura ascessi intestinali oppure la perforazione intestinale. Questa malattia non è connessa ai diverticoli vescicali, estroflessioni simili che hanno una genesi simile a quelli intestinali localizzandosi però sulle pareti della vescica.

    Chi colpisce?

    Questa malattia diverticolare è largamente diffusa nelle zone geografiche dove la vita è qualitativamente più elevata. Le stime suggeriscono la presenza della diverticolosi in circa il 10{693f4616072774ea91ef247f4155f9dfe80db7f9af2c3a3cb52a551f743a6ee1} della popolazione adulta in maniera asintomatica e silente.

    Oltre i 60 anni di età si ha un incremento della diffusione di questa problematica con un probabile sviluppo della patologia nella diverticolite, l’infiammazione vera e propria. Addirittura nella fascia dell’anzianità si stima siano afflitte anche in maniera asintomatica il 50{693f4616072774ea91ef247f4155f9dfe80db7f9af2c3a3cb52a551f743a6ee1} delle persone.

    Per quanto riguarda i paesi meno industrializzati e l’Oriente la malattia raggiunge percentuali nettamente inferiori. L’eccezione è rappresentata dal Giappone, soprattutto dopo l’occidentalizzazione. Tra gli asiatici, inoltre, i sintomi della diverticolite possono essere diversi. Questo perchè i diverticoli si manifestano principalmente sul colon ascendente contrariamente alla popolazione occidentale che li manifesta nel tratto discendente.

    Le cause principali

    Sono stati individuati dei fattori di rischio inclini a generare dei diverticoli infiammati. Una dieta poco ricca di fibre e una pressione endoluminale elevata nel momento della defecazione possono sollecitare le aree deboli dell’intestino. L’alimentazione basata su cibi raffinati e una bassa componente vegetale dà origine a feci appiccicose oppure secche che richiedono un maggiore sforzo per l’espulsione. Strettamente collegata alla nutrizione è l’obesità.

    Diverticolite sintomi

    Può avere una condizione latente asintomatica, la diverticolosi del sigma ad esempio, e uno sviluppo invece particolarmente doloroso e poco tollerabile da parte del soggetto.

    Tra i primi segnali c’è il gonfiore al basso ventre. Un sintomo della malattia che spesso può essere sottovalutato. Molto diverse sono le fitte al colon di intensità variabile. Possono, addirittura, arrivare ad impedire il movimento naturale. Alcune volte i pazienti accusano dolore al colon destro ma tendenzialmente gli occidentali provano dolore al basso ventre sinistro.

    Oltre a questi si possono verificare episodi di stitichezza, nausea, febbre, malessere, coliche, meteorismo e bruciore. In presenza di questi sintomi è necessario contattare prontamente il medico di fiducia per verificare se si tratti di flogosi intestinale.

    Nelle situazioni più gravi e complicate, soprattutto se non opportunamente curate, un sintomo che necessita di intervento chirurgico è l’intestino perforato, una condizione molto seria.

    Diverticolite dieta

    Diverticolosi e alimentazione sono strettamente legate. Ma cosa si può mangiare e cosa no? In generale bisogna introdurre maggiori quantitativi di vegetali quali i cereali, gli ortaggi e la frutta soprattutto consumati crudi. Vanno introdotti più liquidi in corpo bevendo molta acqua per favorire la lubrificazione dell’intestino e per ammorbidire le feci. Più saranno umide e morbide, minore sarà lo sforzo nella defecazione e quindi minor pressione verrà esercitata nell’addome.

    Tuttavia è consigliabile evitare alcuni alimenti. In particolare quelli contenenti piccoli semi che possono entrare nei diverticoli e, quindi, infiammarli. Evita di mangiare i semi dell’uva, i fichi, le lenticchie e i kiwi. È preferibile evitare caffè, tè e alcolici. Con il miglioramento della salute e l’attenuazione dell’infiammazione si possono allentare i limiti posti mantenendo comunque una dieta ricca di fibre. Una dieta per diverticoli basata sui vegetali può migliorare la condizione fisica e attenuare anche determinati sintomi come il basso ventre gonfio.

    Cambiare le proprie abitudini

    Corrette abitudini di vita possono aiutare a migliorare la propria condizione fisica evitando molti problemi legati al sistema digerente. Alimentarsi nel modo corretto, seguendo una dieta povera di grassi, riducendo il consumo di cibi poco salutari e sostituendoli con alternative idonee al proprio corpo, significa individuare preventivamente una soluzione per mantenersi in buona salute senza difficoltà.

    Studi sembrano rivelare che vi è una correlazione positiva anche con la perdita di peso e con lo smettere di fumare. Tutto ciò si rivela maggiormente efficace adottando uno stile di vita dinamico e non sedentario, facendo anche semplicemente delle passeggiate.

    Rimedi per la diverticolite

    Per mitigare i sintomi dei diverticoli spesso non è sufficiente seguire una dieta bilanciata. Infatti può essere utile in via preventiva per evitare una possibile patologia oppure in associazione con una cura medica studiata appositamente. Nelle forme semplici della malattia è sufficiente il riposo intestinale con l’assunzione di antibiotici ad ampio raggio.

    I farmaci per diverticolite sono studiati per colpire la maggior parte dei ceppi batterici con una conseguente alta efficienza. Ciò fa sì che non si renda necessario alcun esame per individuare gli agenti responsabili dell’infezione dal momento che la terapia agisce indistintamente colpendo con elevata probabilità la colonia di batteri responsabili.

    Come sempre vi raccomandiamo di non seguire terapie farmacologiche fai da te. È importante tenere sempre informato il proprio medico di fiducia. Soltanto lui, con la sua esperienza e la conoscenza del quadro clinico completo, potrà prescrivere la terapia adatta.

    La chirurgia utile nei casi più gravi

    Tra i rimedi più invasivi per curare la diverticolite c’è sicuramente l’intervento chirurgico. L’operazione è indispensabile nei casi più complicati.

    Ad esempio se il paziente è ripetutamente colpito dall’infezione senza trovare alcuna soluzione. In base alle scelte del chirurgo e alla condizione della persona si può eseguire una colectomia oppure una colostomia.

    Oggigiorno vengono effettuate in laparoscopia per ridurre il dolore per il paziente e i tempi di recupero. Le complicazioni post operatorie possono verificarsi occasionalmente ma vengono prontamente trattate.