Disintissicare fegato

    Qualsiasi cosa introduciamo nel nostro corpo – alimenti, farmaci, tossine- viene metabolizzata dal fegato: si tratta dunque di un organo essenziale, che se svolge correttamente le sue funzioni permette di assimilare tutti i principi nutritivi contenuti negli alimenti, facilitare la digestione, regolarizzare le funzioni intestinali, eliminare i gonfiori addominali, sanificare la pelle, rafforzare con specifici integratori per capelli e unghie, contrastare la ritenzione idrica, diminuire la cellulite, rafforzare il sistema immunitario… ecco perché è utile capire come disintossicare il fegato.

    È sufficiente adottare delle semplici strategie, indicate soprattutto durante i cambi di stagione, dopo periodi di alimentazione disordinata o eccessiva (come le feste natalizie e quelle pasquali), alla fine dell’inverno (quando la dieta è più calorica), durante i periodi di stress psico-fisico.

    Come disintossicare il fegato: consigli generali

    Prima di chiederci come depurare il fegato ci si dovrebbe domandare come non sovraccaricarlo e intossicarlo.

    Basta adottare una serie di regole essenziali:

    • evitare l’assunzione di farmaci, se non realmente necessario
    • evitare la combinazione di più medicinali, se non consigliata dal proprio medico
    • rifuggire dalla convinzione che i rimedi naturali ed erboristici siano privi di effetti collaterali o dannosi
    • limitare il consumo di alcolici (un bicchiere di vino o birra durante i pasti è più che sufficiente!)
    • non associare medicinali e bevande alcoliche
    • assicurarsi un’alimentazione equilibrata, con un consumo moderato di fritture, latticini, margarina e carni grasse, cibi affumicati, grigliati o bruciacchiati, sale, zuccheri, alimenti raffinati, incrementando invece quello di fibre, frutta e verdura
    • impegnarsi in una regolare attività fisica

    Purificare il fegato con gli alimenti

    Stile di vita sano e corretta alimentazione sono gli strumenti più efficaci per la depurazione del fegato.

    Tra i vegetali i più indicati sono:

    • carciofo (sia come alimento che come estratto secco o tintura madre): aiuta la creazione e la fluidificazione della bile, permettendo una migliore funzione epatica, svolge un’azione diuretica e depurativa, aiuta la digestione
    • cardo mariano (venduto sotto forma di integratori oppure secco per la preparazione di decotti): composto principalmente dalla silimarina, che ha un’azione protettiva nei confronti delle sostanze nocive rilasciate dall’organismo, ha un’azione che normalizza le funzioni epatiche, riduce il colesterolo, i trigliceridi e la lipemia, e accelera il metabolismo
    • carota (soprattutto in succo, e con aggiunta di rosmarino o curcuma)
    • cavolo, e in generale tutte le verdure a foglia verde, come broccoli, rucola, spinaci, asparagi, barbabietola
    • pomodori

    Tra i frutti consigliati mela, mirtillo e in particolare spremuta di limone: bere un bicchiere di acqua calda e succo di limone appena svegli è un rimedio naturale molto efficace per una depurazione rapida di fegato e intestino; tuttavia occorre fare attenzione nel caso in cui si soffra di gastrite.

    Altri alimenti preziosi sono:

    • olio extravergine di oliva crudo
    • tè verde (acceleratore del metabolismo)
    • lievito
    • polline

    Immancabili in una dieta disintossicante per il fegato erbe come:

    • acerola: fonte naturale di vitamina C (con una quantità di acido ascorbico 30-50 volte superiore rispetto agli agrumi)
    • tarassaco: erba amara assumibile come tisana, infuso o decotto
    • erba d’orzo: ricca di clorofilla dall’elevato potere disintossicante e dalle proprietà immunostimolanti e alcalinizzanti
    • bardana, ottima per i decotti depurativi, per la riduzione del colesterolo e dei livelli di glicemia
    • linfa di betulla: fluidifica la bile e funge da antiossidante
    • aloe vera: depura a fondo l’organismo, il fegato e la pelle.

    Per i sostenitori dell’omeopatia e dell’efficacia dei Fiori di Bach è particolarmente consigliato il Crab Apple, adatto a coloro che hanno timore a mostrare il proprio corpo e con la loro introversione rischiano di considerare sé stessi come nocivi o tossici.

    Per gli scettici, è possibile invece ricorrere a Soluzione Shoum, contenente estratti idroalcolici di fumaria, ononide, piscidia e glicerolo: si tratta di un antispastico, antidolorifico (rilassa la muscolatura e calma i dolori causati dagli spasmi e dalle fitte al fegato) delle vie biliari e urinarie.
    Tuttavia, trattandosi di un farmaco, è sempre bene rivolgersi al proprio medico di base oppure a un erborista di fiducia che indichino posologia ed eventuale pericolosità, e spieghino nel dettaglio come disintossicare il fegato con questo rimedio…

    Dolori al fegato: sintomi e cause

    Dolori avvertiti nella porzione superiore destra dell’addome sono spesso legati a disfunzioni digestive, infiammazione della colecisti, pesantezza, steatosi epatica (fegato grasso), ma anche sindrome del colon irritabile, gastriti, duodeniti, ulcere del piloro, epatiti, intossicazioni alimentari e da inalazione.

    Generalmente le fitte al fegato si irradiano anche alla schiena a livello dorsale, e si accompagnano a spasmi addominali, gonfiori, sensazione di non aver digerito, flatulenza, e dissenteria.
    Quando sono presenti calcoli biliari si verificano vere e proprie coliche.

    Esistono poi forme dolorose di natura psicosomatica, dovute a stress cronici, e altre legate alle allergie primaverili.

    Comunque, è sempre bene approfondire quando si avverte un dolore al fegato, sia perché le formazioni calcolose di cui sopra possono insinuarsi e danneggiare i dotti biliari causano travasi di bile, sia perché le patologie che possono colpire quest’organo non sono affatto trascurabili:

    • cirrosi epatica, causata dall’abuso di alcool o di sostanze stupefacenti, ma anche da epatiti non curate
    • steatosi epatica, o “fegato grasso”, favorita dal consumo di cibo-spazzatura e troppo ricco di proteine e grassi animali
    • duodenite, ovvero l’infiammazione della mucosa interna del duodeno.