Il cacao è una delle materie prime più versatili e apprezzate al mondo, da cui si ricavano una grande quantità di prodotti, ma spesso il suo sapore squisito e invitante nasconde realtà molto tristi e dolorose, dove intere comunità vivono oppresse dallo sfruttamento, dalla povertà e dal degrado ambientale.

    Fortunatamente, esiste una valida alternativa, più etica e sostenibile: il cacao equosolidale, che propone sistemi di coltivazione biologici e rispettosi degli ecosistemi naturali, ma anche migliori condizioni di lavoro e guadagni più equi ai produttori, i quali possono favorire la crescita di progetti sostenibili nelle comunità locali e garantire una migliore qualità della vita alle proprie famiglie e ai loro dipendenti.

    Cos’è il cacao equosolidale?

    Il cacao equosolidale viene prodotto in piccole aziende agricole gestite da cooperative di contadini, in cui vengono rigorosamente rispettati i principi del commercio equo e solidale.

    Attraverso accordi senza intermediari, stipulati tra le aziende e le organizzazioni del commercio equo e solidale, i produttori di cacao sono tutelati e ricevono un compenso minimo garantito, allo scopo di coprire i costi di produzione e garantire alle comunità una migliore qualità della vita, oltre a ricevere un premio aggiuntivo da utilizzare per promuovere progetti sociali, educativi o ambientali per tutta la comunità.

    Per migliorare la qualità e la produttività delle coltivazioni di cacao, le organizzazioni internazionali del commercio equo e solidale offrono finanziamenti, corsi di formazione e assistenza tecnica, che aiutino a implementare pratiche agricole più moderne ed ecologiche, salvaguardando la biodiversità e gli ecosistemi ambientali.

    Inoltre, nel pieno rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, nelle cooperative agricole dove si produce il cacao equosolidale è assolutamente vietato il lavoro minorile, la discriminazione e lo sfruttamento.

    Come si coltiva il cacao equosolidale?

    Il cacao, insieme al caffè, è una delle materie prime più commercializzate al mondo. La sua produzione coinvolge circa 14 milioni di persone in oltre 30 Paesi del mondo, distribuiti tra l’Africa, il Sud America e la fascia equatoriale dell’Asia. Uno dei maggiori esportatori di cacao è la Repubblica Dominicana, mentre in Italia, Belgio e Svizzera si trovano le principali industrie cioccolatiere.

    Circa il 90% della produzione di cacao che possiamo acquistare nei negozi e nei supermercati proviene da piccole aziende agricole a conduzione familiare, che gestiscono piccoli appezzamenti di terreno, dove è molto diffuso il lavoro minorile.

    A partire dagli anni Ottanta, si è iniziato a produrre il cacao secondo criteri equosolidali e questo ha sicuramente migliorato la vita di molti lavoratori e delle loro famiglie. Attraverso tecniche di coltivazione più tradizionali, si è riusciti a ridurre notevolmente l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici, e ciò ha permesso agli abitanti locali di usufruire di acqua e terreni meno inquinati con una considerevole riduzione degli sprechi di risorse naturali.

    È inoltre importante sottolineare che, dal punto di vista botanico, la pianta del cacao è un arbusto che cresce naturalmente nelle foreste tropicali, all’ombra di piante più grandi, che consentono di mantenere costanti l’umidità e la temperatura, generalmente compresa tra i 20 e i 30 gradi centigradi.

    Il rispetto di queste condizioni ha un impatto positivo sulla qualità del prodotto, che risulta più aromatico e gustoso, ma anche sugli ecosistemi con una minore diffusione di malattie e parassiti dannosi. Oltre a ciò, grazie alla rotazione delle colture, che consente di diversificare le produzioni, si possono efficacemente ridurre la deforestazione e prevenire l’erosione e l’impoverimento del terreno.

    Tradizionalmente, il raccolto del cacao equosolidale avviene due volte l’anno: nei mesi invernali, tra ottobre e gennaio e tra l’inizio della primavera e l’estate. I contadini raccolgono i grossi baccelli quando giungono a piena maturazione completamente a mano e utilizzando solamente un coltello o un machete. Dopodiché, i baccelli vengono aperti con molta cura per estrarre le fave e la polpa di colore bianco che le avvolge.

    Per alcuni giorni, le fave di cacao verranno messe fermentare in appositi contenitori di legno o tra le foglie di banano, affinché sviluppino i tipici aromi e profumi intensi e penetranti del cacao. Infine, si procede con l’essicazione al sole o in particolari forni solari o alimentati con biomasse. Una volta terminata la fase di essicazione, il cacao equosolidale viene venduto direttamente alle organizzazioni del commercio equo e solidale, che si occupano di distribuirlo alle aziende cioccolatiere, ai punti vendita o ai consumatori finali.

    Quali sono i benefici del cacao equosolidale?

    Il cacao equosolidale offre numerosi vantaggi sia ai produttori sia ai consumatori.

    Innanzitutto, ai produttori garantisce un reddito stabile e dignitoso, che li rende meno vulnerabili e dipendenti dalle fluttuazioni del mercato mondiale del cacao e dall’andamento delle produzioni, consentendo loro di migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro, garantendo sicurezza, salute, benessere e istruzione all’intera comunità. In questo modo, si rafforza l’autonomia delle realtà locali, coinvolgendole attivamente e democraticamente nelle decisioni che riguardano le loro attività.

    Inoltre, vengono valorizzate le culture e le tradizioni locali, promuovendo lo sviluppo sostenibile delle comunità e dei territori.

    Dal punto di vista dei consumatori, il cacao equosolidale è un prodotto di alta qualità, naturale, genuino e privo di additivi chimici e sostanze pericolose. Attraverso il sistema di tracciabilità e certificazione, tutta la filiera risulta trasparente e garantita dalle più importanti organizzazioni internazionali.

    Oltre ad essere un prodotto che soddisfa piacevolmente il palato, il cacao equosolidale è importante per contribuire concretamente a combattere le ingiustizie, che affliggono molte popolazioni nelle zone più povere del mondo, e a donare speranza e un futuro migliore alle nuove generazioni.

    Le varie tipologie di cioccolato e cacao equosolidale, presenti nel catalogo Punto Equo, rispettano pienamente i principi dell’agricoltura sostenibile, sono certificati e seguono i più rigorosi standard internazionali che ne garantiscono la massima naturalità, la presenza di ingredienti biologici certificati e l’esclusione di test sugli animali. I nostri metodi di produzione sono sempre a basso impatto ambientale e con una particolare attenzione alla biodiversità.