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by NoiSalute
Cos’è l’apnea notturna?
Come la denominazione stessa ci permette di capire, l’apnea notturna prevede l’interruzione della respirazione durante il sonno per qualche secondo, fino ad arrivare ad un massimo di 10 secondi nella stragrande maggioranza dei casi.
Una situazione davvero spiacevole, della quale raramente ci rendiamo conto, ma che può rivelarsi fatale se non trattata correttamente e con rapidità.
Innanzitutto è doveroso da parte nostra specificare che l’apnea notturna può essere di due tipi: neurologica o ostruttiva.
L’apnea neurologica prevede il blocco dell’azione respiratoria per mancanza di stimoli nervosi ai nostri muscoli, in parole povere, come se il nostro cervello si dimenticasse che per sopravvivere dobbiamo necessariamente respirare.
L’apnea ostruttiva, sicuramente la tipologia più preoccupante, prevede invece un collasso o un ostruzione delle vie respiratorie.
Durante il momento di collasso o ostruzione i nostri muscoli respiratori si sforzano di compiere l’atto respiratorio, i polmoni continuano l’azione di espansione senza però riuscirsi, in quanto è presente un blocco nelle prime vie respiratorie.
Come vi abbiamo già accennato pochi secondi fa, l’apnea ostruttiva risulta molto pericolosa in quanto sottopone i nostri muscoli ad uno sforzo intenso, facendo di conseguenza aumentare il battito cardiaco e la pressione arteriosa a livello generale o polmonare.
Occorre rivolgersi al Dott. Vincenzo Garlando pneumologo in Asti studiomedicogarlando.it per individuare la miglior terapia da intraprendere prima dell’aggravarsi della situazione.
I principali sintomi dell’apnea notturna
Nonostante a seguito dell’apnea notturna il soggetto tenda a risvegliarsi per qualche secondo, difficilmente sarà possibile capire con precisione che si è trattato di un caso di apnea notturna; sarà molto più facile pensare ad un risveglio brusco dovuto magari ad un incubo.
Per scoprire quindi se siamo affetti da apnea notturna dobbiamo andare alla ricerca dei sintomi.
Tra i sintomi più diffusi d’apnea notturna troviamo sicuramente un forte russare, che cessa per qualche secondo per poi finire definitivamente con il risveglio o con continue agitazioni nel letto.
Se famigliari o amici con cui conviviamo riportano alla nostra attenzione tali episodi che si verificano quasi ogni notte, molto probabilmente c’è in gioco l’apnea notturna. Un altro sintomo molto comune è la stanchezza diurna anche dopo molteplici ore di sonno.
Se la mattina tendiamo a sentirci stanchi e spossati, con voglia di continuare a dormire e senza la possibilità di mantenere la concentrazione sui compiti quotidiani, ciò potrebbe essere un sintomo della patologia.
Diventa di fondamentale importanza trattare gli episodi di apnea notturna quando cominciano a verificarsi più di 4 blocchi della respirazione per ogni ora di sonno.
L’intervento di uno specialista permetterà di togliere ogni dubbio e iniziare ad intraprendere un trattamento adeguato.
Apnea notturna, qual’è la terapia più comune?
La terapia più comune per sbarazzarsi dell’apnea notturna, di cui anche voi sicuramente avrete sentito parlare, prende il nome di C.P.A.P. Non preoccupatevi, niente di troppo complicato o invasivo.
Questa terapia prevede di indossare una mascherina che copre il naso ed è in grado di immettere aria a temperatura ambiente nelle nostre vie respiratorie, in maniera continua e omogenea.
La mascherina è a sua volta collegata ad un apparecchio di piccole dimensioni che dobbiamo attaccare alla corrente elettrica.
L’aria che la mascherina continuerà ad introdurre nelle nostre vie respiratorie durante il sonno impedirà proprio il rilassamento di queste ultime, che di conseguenza non smetteranno di svolgere il proprio lavoro.
Questa terapia è in grado di curare l’apnea notturna, permettendo al soggetto di tornare nuovamente a dormire in maniera regolare e benefica per l’organismo.
Sicuramente la mascherina potrà sembrare fastidiosa le prime notti, sopratutto per chi è solito rigirarsi frequentemente nel letto, tuttavia la sua efficacia è assicurata dal mondo della scienza.
Descrizione: le varie tipologie di apnea notturna, i sintomi da riconoscere e la terapia attualmente più utilizzata.